COSTRUIRE UNA CASA COMUNE DEI RIFORMISTI È UN DOVERE
Sabato 10 giugno terremo a Napoli l’Assemblea Nazionale di Italia Viva, il tempo su tante cose ci sta dando ragione, in tanti in queste giornate stanno aderendo perché credono nel progetto riformista. Non vogliamo rompere i gruppi parlamentari unitari con Azione, vogliamo però che siano interrotti gli attacchi personali a Matteo e che i gruppi siano funzionali al progetto unitario per le elezioni europee. Un progetto che miri ad aggregare i riformisti, ovunque essi siano collocati attualmente. Costruire una casa comune è un dovere, non provarci è da stolti.
Il DIVANO E’ UN MITO, TEORIA E TESI DEL RDC NON COINCIDONO.
Chi dice che il Reddito di Cittadinanza può alimentare i poltronisti e quanti non vogliano lavorare sostiene una cosa vera. Chi dice che i giovani del Sud sono poltronisti dice una menzogna che delegittima un’intera generazione. Sono molti i giovani che chiedono di lavorare, naturalmente con dignità, un lavoro che gli consenta di vivere, pagarsi un affitto, programmarsi la vita. La favola secondo cui sono tutti dei buoni a nulla, che vivono alle spalle dello Stato, è una equazione che non produce alcun risultato. Ho detto come la penso a Tagadà su La7, ditemi la vostra.
IMPRESA E LAVORO SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
Un patto, è questo quello che ci vuole tra imprese e lavoratori, un rilancio della logica partecipativa. Altra clip tratta da Tagadà.
LA POLITICA, CHE BELLEZZA.
E’ stata una settimana entusiasmante, in Sicilia con Teresa Bellanova abbiamo raggiunto vari territori chiamati al voto. Abbiamo visitato aziende e realtà locali, abbiamo incontrato e ascoltato, uno scambio di idee e una continuità che ritroviamo tutte le volte, a dimostrazione che non abbiamo mai perso quel legame con le città, piccole o grandi che siano.
Da Ragusa a Comiso, da Castellammare del Golfo a Marsala e Trapani. Macinare km per portare sostegno ai candidati sindaco e ai candidati al consiglio comunale, trovare speranze e progetti, prospettive e visioni. Donne e uomini al servizio di intere comunità con la generosità del loro impegno. Con grinta.
MISSIONE: TI STRAPPO UN SORRISO.
Sono andato a trovare Giovanni Vaccaro di Autos, l’ho voluto ringraziare sentitamente per aver organizzato un corso per parrucchieri/e ed estetisti/e, per aiutarli a comprendere come svolgere al meglio il proprio servizio quando seduta sulla poltrona o sdraiata sul lettino troveranno una persona con autismo. E voglio ringraziare anche tutti i professionisti che hanno partecipato, mostrando grandissima sensibilità e soprattutto comprensione. Infatti, tra le complicazioni più grandi vissute dai genitori, soprattutto quando i figli sono piccoli, ci sono sicuramente il taglio dei capelli e nel caso delle donne, anche le cerette.
Amici miei, la vita reale per noi papà e mamme è questa qui, le difficoltà quotidiane sono queste e le umiliazioni sono tante. Trovare professionisti preparati e sensibili, che non ci facciamo pesare le difficoltà o addirittura non rinuncino al servizio è importantissimo. Speriamo che si moltiplichino iniziative come questa e che magari anche in altri ambiti si possano sviluppare. Pensate all’accoglienza negli hotel, nei ristoranti, o alle visite mediche e dentistiche. C’è bisogno di professionalità, pazienza, sensibilità. Posso assicurarvi che quando sarete riusciti a strappare un sorriso ad una mamma, ad un papà, ai loro figli, perché finalmente potranno vivere serenamente la quotidianità, vi sentirete più forti professionalmente e soprattutto vi sentirete persone migliori.
EMILIA ROMAGNA, TRA SOLIDARIETA’ E RESILIENZA.
Se dico “Romagna mia” il pensiero va subito al valzer di Raul Casadei, ma oggi è questo il video che deve diventare virale, le città della Romagna sono schiacciate dal fango, si contano ancora i danni e i dispersi, gli sfollati. C’è un racconto nella tragicità dei fatti che deve essere messo in luce, perché ci dice quel che siamo e dove, davvero, possiamo andare. Questi cittadini cantano, cantano e lavorano. Cantano e si aiutano. Sono stati vinti ma stanno ritrovando la forza di reagire, di trovare quel punto che li sollevi. Lì hanno le case, il lavoro, gli affetti di una vita. Questo enorme fiume di solidarietà e di bontà è l’unico vero fiume che dovrebbe straripare sempre. Sono state giornate difficili, anziani e bambini soccorsi e messi in sicurezza, trasportati sulle spalle o in braccio. Immagini che forse raccontano più delle parole, perché le foto non sono mai mute. Uno straordinario lavoro fatto da centinaia di volontari, di soccorritori, di Forze dell’Ordine, a cui deve andare il nostro grazie. Ma è il tempo anche di non aspettare più tempo, è quello dell’azione perché è il tempo delle emergenze. Sono urgenti le misure che contrastino il cambiamento climatico così come necessari sono gli interventi per il dissesto idrogeologico. La priorità non può più essere una parola lanciata al futuro. Ripristinare Italia Sicura, cancellata dal governo giallo-verde, è l’unica opzione sensata a cui dare seguito. Lì ci sono 11 mila progetti e per realizzarli servono 33 miliardi di euro. Dopo Ischia, le Marche, la Calabria, l’Emilia Romagna oggi l’attesa non è più consentita, serve non solo la cabina di regia ma una unità che metta mani agli step di intervento per mettere in sicurezza il Paese.
LA SCUOLA, IL PONTE CON IL FUTURO.
Sono stato in altre due scuole, una media e un istituto superiore. Gli incontri con i ragazzi mi mettono sempre una grande carica adrenalinica, sono il futuro e sono il presente. In fondo l’obiettivo del mio libro, “Con gli occhi di Sara”, è raccontare l’esperienza personale ma pure solleticare l’empatia e la capacità di osservazione.Dal confronto vivo nascono idee, nascono percorsi e c’è uno scambio costante. Una occasione di crescita, formazione e sviluppo. E’ grazie a queste iniziative che si trasmette la consapevolezza dell’importanza dell’inclusione. Sono quindi il più doveroso “investimento” su cui puntare, l’inclusione non si inventa ma si plasma con concetti che vanno veicolati con virtuosa pervicacia.
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