Il Terzo Polo può essere il primo o il secondo.
Col Pd, che insegue il M5S, nella sua deriva populista ed estremista, tanto da far apparire perfino la Meloni moderata, non si costruisce un campo largo per far finire al Governo con chi sull’ Ucraina starebbe alla finestra, anziché contrastare un’invasione illegittima a disumana, con chisperpera risorse pubbliche per politiche assistenziali,con chi è giustizialista.
Semmai si costruisce un Polo Riformista, che aspira al primo posto e non si accontenta del terzo gradino del podio.
Per la Meloni lo Stato è come la mafia. Bah
La Meloni ha definito il pagamento delle tasse “pizzo di Stato”. Una definizione grave per tre ragioni:
3. Se le tasse sono alte, come giustamente segnala la Meloni, non si giustifica l’evasione ma si tagliano. Lei è al Governo, lo faccia anziché sproloquiare.
N.B.: ad una Presidente del Consiglio che la spara grossa su pizzo e mafia risponde la segretaria del Pd, che torna a proporre la patrimoniale. Come diceva il buon Leonardo Sciascia: “Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.”
In Sicilia sta crescendo un bel laboratorio per i riformisti. Dal basso, senza notabili.
Quarantacinque Riformisti sono gli amministratori eletti in Sicilia. Un numero che non è solo un numero ma sono donne e uomini che hanno messo insieme passione e competenza, coraggio ed energia. Che si sono spesi per le proprie città. I dati che sono venuti fuori dalla cabina elettorale indicano, senza dubbio, che c’è voglia di una politica che si dedichi ai territori, che sia capace di equilibrare ascolto e dialogo, di incidere con proposte e prospettive, con pragmatismo.
E’ quello che abbiamo fatto durante la campagna elettorale, il messaggio è stato recepito e sposato con il voto. Stop notabili e portatori di voti, stiamo costruendo un partito partendo dal basso. Una bella soddisfazione. Grazie a chi si è speso ed è stato eletto, grazie anche a chi non ce l’ha fatta ma è parte della grande famiglia riformista. Grazie anche agli elettori, che hanno consentito ai riformisti di essere dentro le Istituzioni per essere differenza.
Buon lavoro a tutti.
Giulia, Thiago. Un cordone eterno di amore.
Fredde le emozioni, incancellabile l’orrore, puzza il sangue che ha portato via Giulia e il piccolo Thiago. L’ultimo incontro, la fiducia tradita, la morte che arriva. Rimane un bambino mai nato, è rimasto lì, legato al vero ed infinito amore, quello di sua madre. E’ morto con lei, senza mai potere vedere cosa c’è al mondo, quanto coraggio stanno avendo i nonni e gli zii.
Giulia aveva 29 anni, speranze e sogni da realizzare, immaginava la sua vita da mamma, con quel frugoletto che le avrebbe dato la forza di scappare via da un amore malato, finto, incapace di essere tale perchè violento e tribolante. Insieme per sempre, Giulia e Thiago.
Super Eroi per scelta.
Avere 7 anni e sapere che non festeggerai il tuo prossimo compleanno, essere in ospedale e sapere che manca poco. Essere genitori di un ragazzino con un aggressivo tumore ai polmoni, vivere gli attimi come il dono più prezioso. A volte l’incoscienza di quell’età forse aiuta, a volte, invece, è solo consapevolezza.
Manuele è a Torino, al Regina Margherita, la sua storia mi ha colpito perché ha espresso un suo ultimo desiderio: una festa con i super eroi, quelli che hanno i super poteri e che non muoiono mai. La vita è ingiusta, spesso non ha ragioni che possiamo comprendere. Ma quella festa, ieri, in corsia con i regali per tutti i pazienti pediatrici oncologici, con bimbi e adulti in maschera nel piazzale dell’ospedale, non è solo un saluto, è l’abbraccio di chi può dare e lo fa, regalando sorrisi. Gli occhi portano con sé quello che vogliono ricordare, il cuore trattiene per sempre rendendo immortale.Capita, capita che la vita devi e prenda la strada più corta. Che si fermi, che inciampi tra i desideri e i sogni, che poi diventano i sorrisi per Manuele, che è riuscito ad ammirare le acrobazie di Spiderman, Supermario, Superman. Una festa, la felicità in pochi attimi, una dimostrazione d’amore. Quello non è mai troppo. Ed è il vero super potere.
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