Riformisti e pragmatici. PNRR: noi ci siamo.
Ho scritto un pezzo su Il Foglio su questo tema. La materia è ostica, lo so, ma parlarne è importante perché il Governo non sa che fare, individua un soggetto su cui scaricare le responsabilità, spostando l’attenzione dell’opinione pubblica. Leggete se vi va e ditemi che ne pensate.
Ce ne ricorderemo di questo pianeta.
Il 5 giugno scorso si è celebrata la Giornata mondiale dell’ambiente. Un tema importantissimo che riguarda il futuro del nostro pianeta. In Europa si sta facendo tanto, tuttavia vi inviterei a leggere il libro di Francesco Rutelli, “Il secolo verde”. Esprime benissimo quanto sia importante costruire consenso sul necessario percorso di decarbonizzazione del nostro continente ed invece si sta facendo il contrario. Far comprendere la convenienza della salvaguardia del nostro ambiente è necessario se vogliamo spuntarla.
Verona: torture “nell’acquario”. Ci sono le leggi e vanno rispettate.
Delle forze dell’ordine del nostro paese mi fido, non saranno pochi delinquenti a farmi cambiare idea. Ne ho parlato a “Diritto e Rovescio” con Paolo Del Debbio.
Massimo Zen: legittima difesa o omicidio volontario?
Il caso della guardia giurata che ha ucciso un ladro in fuga ed è stato condannato a nove anni e sei mesi. Ho fiducia nella giustizia nel nostro Paese. Altro video in trasmissione da Del Debbio.
L’amore non è mai “diverso”. La bellezza è ovunque.
La storia di Lorena e Simone è testimonianza preziosa, di inclusione e dei diritti delle persone con disabilità.
Conte, poche idee ma ben confuse.
Conte da un lato dice che l’Occidente deve aiutare Zelensky, a tutelare la sovranità nazionale dell’Ucraina contro l’invasione russa. Che è esattamente ciò che vuole Zelensky, per sedersi ad un eventuale tavolo di pace. Poi dice che non bisogna armarlo, senza spiegare come aiutarlo a difendere la suddetta sovranità nazionale. E poi ancora, afferma che visto che lo armiamo, non può essere lui a decidere quando sedersi al tavolo della pace.
Bella sorpresa la Meloni in Tunisia con Ursula Von Der Lyen e Mark Rutte.
Canali legali d’immigrazione gestiti da consolati ed ambasciate e corridoi umanitari per chi scappa dalle guerre. È il percorso che l’Europa deve costruire con i Paesi del Nordafrica, a partire dalla Tunisia. In cambio di questo e delle riforme, innanzitutto il rispetto dei diritti umani, un aiuto economico che consenta di migliorare il quadro economico e sociale. Certo, colpisce vedere insieme in Tunisia lo strano trio, Von Der Leyen, Meloni, Rutte. Qualche mese fa la Meloni non avrebbe scambiato nemmeno un saluto con questi rappresentati dell’Europa che ha sempre osteggiato, preferendo la compagnia di Visegrad. Ma va bene così, finché si cambia idea nella giusta direzione non vale la pena sottolinearlo.
Adesso non si tratta di chiedere ai paesi del Nordafrica di non farci vedere, nascondere sotto ad un tappeto, i morti che annegano in mare o che muoiono torturati nei centri di detenzione. Non si tratta di chiedergli di affondarli prima che superino i confini internazionali e per fortuna nemmeno di concretizzare la realizzazione di un tanto propagandistico, quanto improbabile e disumano blocco navale. Si tratta invece di occuparsi del fenomeno migratorio come fenomeno strutturale che si affronta con un patto europeo per l’Africa, senza abbandonare al loro destino i paesi geograficamente più esposti come l’Italia.
“Con gli occhi di Sara”.
Continua in lungo ed in largo per il Paese la presentazione del mio libro. Accoglienza straordinaria ovunque, voglio ringraziare tutti e ricordare che chi volesse organizzare una presentazione può farlo scrivendo un messaggio whatsapp al 3355416614.
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