Clima e Piromani, emergenze mai affrontate.

Parto da due storie che sono diverse ma che hanno la stessa faccia di una medaglia imbruttita, due che si intrecciano, segnate dal passaggio violento del clima.

Chiara Rossetti, 16 anni, è morta schiacciata da un albero in un campo scout. Era con il gruppo di 70 ragazzi a Palù, a 1400 metri di altitudine, in quel bosco  è stata travolta da un albero, caduto a causa di un violento temporale, che l’ha uccisa mentre dormiva.

A Palermo Rita, 88 anni, muore perché a causa del grosso rogo divampato i sanitari del 118 non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione per prestarle soccorso.

EApocalisse di fuoco in Sicilia, è  tempesta di pioggia, grandine e vento  in Lombardia.

Potevano essere nonna e nipote, non si conoscevano nemmeno, accomunate dallo stesso destino: due vite distrutte.

Non basta il cordoglio alle famiglie , non basta la solidarietà oggi, che comunque è dovuta, alle popolazioni sfollate, necessitano delle serie e costanti attività di monitoraggio del territorio, di prevenzione e delle politiche ambientali fattive.

E poi c’è questa foto che vedete qui, che è di una potenza straordinaria. Sono i caschi rossi, stremati dalla stanchezza per avere domato roghi che hanno messo a rischio cittadini, abitazioni, distrutto siti e attività commerciali.

Giornate intere a combattere il fuoco, portano addosso lodore acre del fumo. Sono gli eroi del nostro tempo, quelli che spesso dimentichiamo di ringraziare, il cui lavoro, il cui senso grande di abnegazione e del dovere diamo per scontato.

Grazie, per averci ricordato che nonostante la distruzione c’è chi porta luce.

Ecambiato il costo della vita.

Aumenta il costo della vita, ma i salari e le pensionirestano fermi. Cosa aspetta il Governo ad agire?

Oltre l’umanità.

Torno a parlavi di quella mamma e di quella bambina che sono state trovate morte di stenti nel deserto. Sono Fati e Marie, morte senza acqua e senza cibo. Le hanno trovate con il volto affondato nella sabbia, con i loro corpi disidratati. Quei due corpi  raccontano cosa sta succedendo al confine fra Tunisia e Libia, dove da settimane centinaia, se non migliaia di subsahariani vengono deportati e abbandonati in una terra di nessuno, costretti a vagare in cerca di acqua, cibo, aiuto che non c’è.Fati e la piccola Marie sono la storia negata di speranza e sogni, di progetti, del legame damore tra una madre e una figlia.

Occhi che volevano arrivare da unaltra parte del mondo, occhi che avrebbero voluto salvarsi e raccontate unaltra vita. La loro.

A quei corpi il nome è stato dato grazie alla rete di Refugees in Libya, raccogliendo pezzi di vita da chi le ha incrociate, una foto che le ritrae sorridenti. Vive. E c’è un legame che va pure raccontando, un legame spezzato, perché Pato, padre e marito, non si trova più, non si sa se preso dai libici o se è pure morto.Pato e Fati avevano deciso di resistere insieme a quellinferno di detenzioni arbitrarie e abusi, poi la fuga verso lEuropa. Avevano trentanni e sei la piccola Marie. Nessuna colpa se non quella di volere una vita normale, in un mondo dove la normalità è smarrita come lumanità. 

Fuori propaganda.

La questione salari non può essere affidata alla propaganda, facendosi condizionare dai sondaggi e trasformando una necessaria discussione pragmatica, in uno scontro ideologico. I salari sono bassi, alcuni da fame, intervenire è un dovere, sul come, diffiderei da chi si crede detentore di verità assolute.

Il potere delle parole.

Un dialogo al Giffoni Film Festival tra una ragazza, Giorgia, che soffre di eco ansia, vive a Roma dove fa la scrittrice e studia, e il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.

Lei si alza e dice: Ministro, ho molta paura per il mio futuro. In questi giorni la mia Sicilia brucia. Io non so se voglio avere figliE lei? Non ha paura per i suoi figli, per i suoi nipoti?. 

Il Ministro risponde commosso: Ho la forza del dubbio, ma soprattutto, per la carica che ricopro, ho un dovere. Verso di voi e verso i miei nipoti.

Le parole sono sempre importanti, accompagnate dai fatti e dalla sensibilità possono trovare una forza immensa. La preoccupazione per il nostro Pianeta è visibile, non più trascurabile, emergenziale e per questo va affrontato subito e da tutti. Con i ruoli che abbiamo deciso di avere, con la capacità di essere pure cittadini attivi ed attenti. Tutto parte da noi e con noi può avere un finale diverso.  Grazie a Giorgia per avere rotto il silenzio, per lumiltà, e per avere dato voce a milioni di ragazzi che, come lei, vivono la fragilità e lincertezza del domani.

Sinergia nel cambiamento, parola dordine: insieme.

Missione compiuta.

Una notizia che farà gioire le mamme ed i papà delle ragazze ed i ragazzi con disabilità e con loro gli insegnati di sostegno. Estato approvato, in commissione parlamentare, un emendamento firmato da me e dai colleghi Maria Elena Boschi e Antonio DAlessio, che fa ottenere un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie per le supplenze per il sostegno, agli insegnanti precari che hanno insegnato avendo conseguito la specializzazione. Sono solo 3 punti e ne avremmo voluti sicuramente molti di più, ma abbiamo dovuto accettare una riformulazione del Governo che ha proposto una riduzione. Finalmente però siamo riusciti a sancire un principio molto importante: a scuola il docente di sostegno deve essere adeguatamente formato e chi ha studiato per farlo è giusto che sia maggiormente valorizzato. Non mi stancherò mai di lavorare per una riforma complessiva del sostegno, tra gli atti parlamentari c’è una mia proposta in tal senso. Naturalmente, nel frattempo, nei prossimi provvedimenti mi batterò perché questo riconoscimento possa essere maggiore. Gli insegnanti di sostegno nel nostro Paese sono una risorsa incredibile. Il ruolo è delicato e necessita passione, amore verso il prossimo, formazione e dedizione al lavoro.Favorire linclusione in classe, lo scambio, la crescita conseguente ad una relazione più complessa, è la capacità che un insegnante deve avere. È una missione, non solo un lavoro. Il nostro Paese è tra i pochi al mondo che prevedono un insegnante di sostegno che è un docente della sua disciplina, che decide di specializzarsi anche per il sostegno, studiando per farlo.

È un punto dorgoglio, un indicatore di qualità che dobbiamo difendere.

Reddito distorto.

Reddito di cittadinanza e correzioni del Governo Meloni, ecco il mio pensiero.

A Rometta Con gli occhi di Sara.

Venerdì pomeriggio sono stato a Rometta, in provincia di Messina, per presentare il mio libro Con gli occhi di Sara, e come sempre diventa un flusso di racconto, di emozioni, di partecipazione e di dibattito. C’è ancora voglia di capire, di andare oltre, di abbracciare con lo sguardo. In fondo un libro è un modo per incontrarsi e imparare ad essere felici.

 

Cartoline destate.

Etempo di riposo, che in verità è tempo per ricaricare le batterie e ripartire a settembre con più tenacia e slancio. Il blog si ferma per qualche giorno di relax, una immersione nella lettura, nella natura, le cose piccole e semplici che fanno bene allo spirito, che rivitalizzano lanima, che accarezzano il cuore. Gli occhi hanno bisogno di nutrimento, di sconfinare senza la corsa al tempo. Giorni che scorreranno veloci, e quindi a presto.