Noi una proposta da sottoporre al Presidente della regione per la gestione del servizio dell’acqua pubblica in Sicilia l’abbiamo, chiara e precisa. Naturalmente sarà prioritario innanzitutto superare l’emergenza creata per la negligenza del governo Schifani e non dalla mancanza di piogge.
Servirà una riforma radicale, vanno sbaraccati tutti gli inutili e disorganizzati ambiti provinciali, con tanti gestori, campioni di mala gestione, che se ne fregano della qualità del servizio reso ai cittadini e va realizzato un unico ambito territoriale ottimale regionale.
Il servizio va assegnato ad un unico soggetto industriale, capace di fare investimenti seri nel più breve tempo possibile e con una tariffa unica regionale. È impensabile che ci sia una rete colabrodo, infrastrutture fatiscenti e che tra i siciliani ci sia chi non paga l’acqua e chi paga anche 4 euro a metro cubo, e la differenza non è legata al reddito ma al luogo di residenza. Valuteremo con i fatti l’operato del governo, pronti a sostenerlo se avrà il coraggio di imboccare la strada che abbiamo indicato, ma pronti ad indossare un’altra volta l’accappatoio per protesta, qualora dovesse continuare a dormire.
Siccità: Ato unico regionale, gestore unico, tariffa unica. Le nostre proposte.
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