Crisi idrica in Provincia di Caltanissetta:

Per l’organizzazione mondiale della sanità la soglia minima per cittadino per soddisfare le esigenze minime di salute è stimata intorno ai 50 litri d’acqua a persona al giorno. Nei Paesi occidentali normalmente questa soglia è molto più alta.
In tanti comuni della Sicilia la distribuzione si attesta a 30 litri al giorno per abitante, siamo abbondantemente sotto la soglia di civiltà, ma tutto questo non sembra interessare a chi ci governa e a grandissima parte del mondo dell’informazione. Siamo alla catalogazione delle emergenze di serie B, per cittadini di serie B.
Il 15 novembre verranno chiusi i rubinetti delle erogazioni dalla diga Ancipa per Caltanissetta, San Cataldo, Serradifalco, Mazzarino ed Enna. Questi comuni stanno già subendo incivili turnazioni nonostante esistano alternative che prevedono l’attivazione di vecchi pozzi e la trivellazione di nuovi e si spera anche diverse connessioni ad altre fonti idriche.
Guai più grandi sono previsti per Troina, Nicosia, Cerami, Sperlinga e Gagliano, che sono i cosiddetti Comuni che dipendono totalmente da Ancipa e che senza l’invaso non hanno fonti alternative. Qui il piano straordinario della Protezione civile prevede le autobotti dal momento in cui l’ultima acqua sarà prelevata dall’invaso.
L’idea è di immettere l’acqua che arriverà con le autobotti direttamente nella rete idrica comunale, in modo che arrivi nelle case dei residenti. Ma sarà comunque troppo poca, si prevedono tra i 30 e i 50 litri d’acqua al giorno per ciascuno componente del nucleo familiare.
A San Cataldo è già stato installato un silos per prelevare al massimo 100 litri, esibendo un documento d’identità, a Troina servirà il certificato elettorale, ad ogni sezione elettorale è assegnato un silos di riferimento.
Presto anche a Caltanissetta saranno individuate le modalità per la distribuzione dai silos per evitare che attraverso la guerra tra i poveri qualcuno prenda più acqua di quella che gli spetti.

20 Centesimi al giorno:

20 centesimi al giorno. Cosa puoi farci con la miseria di 20 centesimi al giorno? È la domanda che facciamo al Presidente della regione Renato Schifani che propone un “reddito di povertà”, talmente povero che ammonta ad 86 euro l’anno per le famiglie siciliane con un isee sotto 5 mila euro l’anno. 30 milioni di euro, meno della metà di quello che viene destinato alle mancette distribuite ai deputati regionali per alimentare il loro notabilato. Schifani non ha idea di come può vivere una famiglia che dichiara meno di 5000 euro l’anno, altrimenti non proporrebbe una miseria che si somma alla miseria. Glieli restituiamo in formato gigante i 20 centesimi giornalieri, veda lui se riesce a camparci.

Meloni e Salvini ridicolizzano l’Italia:

Giorgia Meloni che mostra orgogliosa sui suoi social la foto con Elon Musk per lasciar intendere che grazie alla sua amicizia potrà addirittura conferire con Trump. Il suo vice, Matteo Salvini, che anticipa Carnevale e gira travestito da Trump, gli manca solo il parrucchino biondo. Il mitico Artemio, interpretato da Renato Pozzetto, che nel film “Ragazzo di campagna”, percorre le strade di Milano col trattore a confronto è un cosmopolita. Il duo che disgraziatamente guida il Paese sta in queste ore scrivendo il manuale: come calpestare la credibilità di un paese nelle relazioni internazionali. Imbarazzanti.

Crisi idrica, a San Cataldo siamo all’anno 0

Siccità: San Cataldo, provincia di Caltanissetta, situazione sempre più primitiva. Guardate questo breve video girato con Mario Lupica, Massimo Emma e Flavio Bellomo del gruppo le Spighe.

 

Albania: Gli sprechi del governo Meloni con i soldi degli italiani.

Il centro per migranti in Albania, come l’isola dei famosi. A “Diritto e rovescio” ho detto come la penso.