Non sempre chi ha successo lascia il segno. Berlusconi ha fatto l’uno e l’altro.
La morte di Silvio Berlusconi è uno spartiacque per la politica italiana, c’è un prima e ci sarà un dopo. Comunque la si pensi, è un uomo che ovunque ha agito, non si è limitato ad avere successo, ha lasciato anche il segno per sempre: in politica, negli affari, nello sport, nella comunicazione. Travaglio e “travaglini” indecenti come sempre.
Inchiesta Consip si configura sempre più come uno scandalo.
Ricordate l’inchiesta Consip, aperta e spiattellata su tutti i tg, su tutte le prime pagine dei giornali come il “watergate” in salsa italiana? L’inchiesta che avrebbe travolto il Presidente del consiglio di allora, Matteo Renzi, ed i suoi più stretti collaboratori. Non era un’indagine, appena trapelate le prime informazioni, era già una condanna senza appello. L’inchiesta che non guardava in faccia a nessuno, nemmeno il comandante Generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette, portata avanti dal magistrato senza macchia e senza paura, che non ha mai sbagliato un colpo (chiedere a tutte le sue vittime), nientepopodimeno che: Henry John Woodcock. Bene, Tullio Del Sette é stato assolto in appello perché il fatto non sussiste. E adesso, come tutte le volte, ci chiediamo: chi paga? Chi paga per il danno arrecato al Paese con l’assalto alle sue più importanti Istituzioni? Chi paga per il danno d’immagine e politico arrecato all’allora Presidente del consiglio ed ai suoi collaboratori? Chi paga per le sofferenze arrecate alle persone coinvolte ed alle loro famiglie? Chi paga? Ve lo dico io chi paga: nessuno.
Riforma della giustizia. Presunzione d’innocenza vs presunzione di colpevolezza.
Questo quello che ho detto su la7.
Peggio che a Lampedusa.
Nella stiva del peschereccio Adriana c’erano cento bambini. A bordo 750 persone, 108 i superstiti, appena 83 i corpi recuperati. È purtroppo impossibile sperare ormai in altri sopravvissuti a 50 miglia delle coste del Peloponneso, con un mare molto profondo. Siamo di fronte ad una strage abbondantemente più grave di quella di Lampedusa, del 3 ottobre 2013, in cui a perdere la vita furono 368 persone e 20 i dispersi presunti. Allora fu detto: “mai più”. Una menzogna, le tragedie si ripetono e l’Europa continua ad essere assente. Latitante.
Cosa ci ha lasciato il Covid?
La politica non ha capito un tubo di ciò che è accaduto. Quando nelle giornate peggiori della pandemia, quando le terapie intensive erano sature, quando i morti non si contavano più, quando il nostro sistema sanitario è andato in tilt, tutti gridavano “mai più”, mentivano. Non si parla più di piani pandemici, non si fanno investimenti in sanità, sulle assunzioni e la formazione dei medici e degli infermieri, sulla telemedicina, sull’edilizia ospedaliere, non ci si occupa dei fragili. Niente di niente. Grida vendetta la rinuncia al Mes sanitario, ci sarebbero serviti quei 37 mld e invece li abbiamo rifiutati con sdegno, dicendo che ce l’avremmo fatta da noi e invece il nulla, appena 2 mld nell’ultima legge di bilancio, utili solo per l’ordinario. Avevamo detto che la pandemia, con le sue centinaia di migliaia di morti, era stata come una guerra. Ed è come se nel dopoguerra in Italia avessimo rinunciato agli investimenti del piano Marshall. Una follia. E poi non si sa nulla degli investimenti in ambito sanitario previsti dal PNRR, le case della salute e tutti gli investimenti previsti. Il Governo non dice nulla, nemmeno su ciò che sta spostando negli anni successivi utilizzando i fondi di sviluppo e coesione ed i fondi comunitari. Sono molto preoccupato per questo. E poi avevamo detto che il federalismo sanitario, con la pandemia, aveva mostrato tutti i suoi limiti ed invece di correggere questa stortura che uccide il nostro sistema, che uccide la nostra democrazia, cosa fa il Governo? Va in tutt’altra direzione e rafforza la frammentazione con la pericolosissima autonomia differenziata. Siamo stati i primi a proporre l’istituzione della commissione d’indagine sul Covid in Parlamento, la proposta ha la mia prima firma, probabilmente riusciremo a farla andare in porto. Potrà essere l’occasione per le beghe, ed il rimpallo di responsabilità come vogliono destra e sinistra, o potrà essere l’occasione per capire, oltre a ciò che non è andato durante la pandemia, individuando anche eventuali responsabili, cosa va fatto per evitare di subire un’altra volta un’ondata senza riuscire ad arginarla, come in un film già visto. Un film drammatico, con tanti morti.
Matteo e Dolce & Gabbana, una storia italiana.
Non mi sorprende questa storia, perché è la storia di una sensibilità che si incontra con la diversità, una esplosione di bellezza e di inclusione. Ne ho scritto qui, per il Riformista.
Meritare l’Europa in Sicilia.
Un vivaio, è questa la scuola politica Meritare l’Europa che verrà ospitata in Sicilia, a Terrasini, a settembre al 5 al 7. I giovani oggi sono presenti nel gruppo dirigente di Italia Viva, o nelle istituzioni, nei consigli comunali, nell’amministrazione dello Stato, con ruoli di assoluta rilevanza, iniziano a far politica partecipando alle scuole di formazione che abbiamo organizzato in questi anni. Una “cantera” come si dice in Spagna, in gergo calcistico. Giornate di studio, approfondimento, socialità e perché no, divertimento. Ci sarà Matteo Renzi, ci saranno anche tanti altri protagonisti del mondo della politica, dell’economia, della cultura, sarà un’altra occasione per conoscersi ed arricchire le nostre conoscenze. Sarà un modo per costruire, ancora una volta, la classe dirigente del futuro.
In bocca a lupo a tutti.
E’ il tempo della maturità, il 21 giugno si parte, buona fortuna per queste prove, che dovete amare e abbracciare anche se non vi piaceranno perché si tratta della vostra straordinaria vita, di un tassello che metterete al puzzle, che vi cambierà il tragitto. Comunque andrà non fermatevi unicamente al voto, non sarete mai quel numero, potrete essere di più ma anche di meno. Dipenderà da voi, ma in ogni caso dovrete sempre rimanere dei ragazzi affamati di curiosità e di vita, gentili e allegri, appassionati al cuore e allo spirito. Camminate in questo mondo senza alimentare banalità, volate alto o basso purché planiate. Sorridete, passate avanti a chi pensa che valiate poco, nessuno a parte voi merita il vostro tempo. Buona fortuna.
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